BARI (Reuters) - - Cinque persone ritenute anarchici insurrezionalisti sono stati arrestati dalla polizia di Lecce con l’accusa di associazione finalizzata al compimento di atti di violenza a fini di eversione dell’ordine democratico e di altri reati.
Lo ha riferito oggi la polizia di Lecce in una nota, precisando che l’operazione è stata condotta dalla Digos della questura di Lecce e coordinata dal servizio centrale antiterrorismo della Direzione centrale della polizia di prevenzione.
Secondo gli investigatori, i cinque arrestati sarebbero gli autori di diversi episodi delittuosi, di vari attentati, di azioni intimidatorie, violenze e minacce compiuti nel Salento tra il 2003 e il 2004.
In particolare, i cinque -- secondo quanto riferito dalla Questura di Lecce -- sarebbero stati protagonisti delle rivolte al Centro di permanenza Temporanea "Regina Pacis" di San Foca di Melendugno, in provincia di Lecce.
Sono ritenuti responsabili anche di gravi minacce nei confronti del personale dello stesso centro, del danneggiamento di numerosi sportelli bancomat di Banca Intesa sull’intero territorio nazionale, in quanto depositaria dei fondi del Regina Pacis e infine, avrebbero compiuto attentati incendiari a negozi e alla casa della sorella di don Cesare Lo Deserto, ex direttore del "Regina Pacis", ora ai domiciliari con l’ipotesi di reato violenza privata, sequestro di persona e abuso dei mezzi di correzione nei confronti di immigrati.
Il sacerdote italiano è sospettato di aver cercato di trattenere nel centro quattro donne rumene che invece volevano lasciare la struttura.
Tra gli episodi contestati agli arrestati ci sono anche "danneggiamenti consumati e tentati in danno di esercizi commerciali della società multinazionale di abbigliamento Benetton, in quanto ’appropriatasi’ di vaste aree sudamericane, originarie del popolo ’Mapuche’, di danneggiamenti e furti di pompe erogatrici della compagnia petrolifera Esso, perchè fornitrice di carburanti alla coalizione militare operante in Iraq", si legge nella nota.
Le ordinanze di custodia cautelare e i provvedimenti per le perquisizioni sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lecce Antonio Del Coco, su richiesta del pm Giorgio Lino Bruno.
Nel corso dell’operazione sono stati impiegate circa 150 unità della Polizia di Stato che hanno inoltre eseguito oltre venti perquisizioni a carico di altri anarchici nelle province di Lecce, Aosta, Torino, Trento, Trieste, Chieti, Cagliari, Taranto e Catania.