Sostanzialmente l’udienza del 2 maggio (cosa che ci riempie di gioia ricordare, come ogni volta ha visto l’aula piena di amici venuti anche da lontano) è stata un po’ come le altre svolte finora : disbrigo di questioni che magari ci paiono poca cosa, visto che l’avvocatese lo conoscono l’addetti al settore e annoia assai...facendoti perdere nei meandri, ad inseguire il primo pensiero che passa, inevitabilmente. Tuttavia per i difensori, che abbiamo avuto modo di abbordare, dicono che la estromissione o meno di certi incartamenti dagli atti del processo potrebbe ritornare utile, quando finalmente si passerà (si spera per il 19 maggio) a sentire i testimoni, entrando così nel vivo di questa grande kermesse allestita dalla digos e dalla giustizia togata...
Nella realtà la definizione di ogni singola cosa è importante, nella logica di un processo, e tralasciare di definire i dettagli potrebbe rivelarsi deleterio...o meno. Questa è la logica e la sua cervellosità.
Insomma per noi esserci alle udienze è importante, sia perchè possiamo scambiare saluti e brevi frasi con i nostri amici (che è sempre difficile e dura da mandare giù, vedere ammanettati e dietro le sbarre di gabbie separate) ma anche per rendersi conto sempre più dell’estremo odio che il pm e le parti civili (non sono solo loro a nutrire tali sentimenti, visto che stare là dentro diventa opprimente solo dopo pochi minuti di permanenza) e di quei brutti ceffi dei secondini e della sbirraglia convenuta serbano nei confronti di coloro che sono gli indagati e degli astanti. E questa è un’ovvietà. Ma l’accanimento di questa gente fa accapponar la pelle : l’avanzamento delle loro infami carriere, a cui tengono più d’ogni altra cosa, si basa sui successi che riusciranno a riportare in questa grande e lunga farsa...e il 12 maggio sarà un compleanno che onestamente nessuno voleva compiere, visto che i nostri amici rimangono in carcerazione preventiva...e che il processo stesso iniziò proprio per il decorrere dei termini. Insomma, cosa altro c’è da aggiungere ?Moltissimo ma mi fermo qui. Tantoil disegno è chiaro ai nostri occhi.
Il giorno successivo, 3 maggio alle ore 11,30 circa, presso la sede di Lecce della Croce Rossa Italiana, v’è stato un micro-presidio all’interno con volantinaggio ai pochi presenti - che, alle domande di alcuni dei manifestanti, hanno candidamente risposto "Siamo dei semplici dipendenti...non sappiamo nulla !" (e questo la dice lunga sullo stato d’ignoranza in cui vive la gente che tuttavia non è giustificata in questo...credo che si debba sapere l’ente per cui si spreca l’energia e il proprio sudore e da cui si prende poi lo stipendio...) - e con l’affissione di alcuni striscioni (uno nei pressi del portone d’ingresso, l’altro posto sul parapetto del terrazzo e un altro ancora è stato aperto sul marciapiede di fronte ) recanti le scritte seguenti :
NESSUNA FRONTIERA NESSUNA GALERA
SALVATORE ANNALISA SAVERIO CRISTIAN MARINA
LIBERI SUBITO !!!
LA CROCE ROSSA GESTISCE I LAGER !!!
Intanto fuori si svolgeva un volantinaggio dai seguenti contenuti :
CROCE ROSSA ITALIANA : ANCHE SE NON VE NE SIETE ACCORTI SIETE LO STESSO COINVOLTI
Ma quanti se ne sono accorti ?
In tutta italia migliaia di donne e uomini vivono nel terrore di venir rinchiusi in lager chiamati Centri di Permanenza Temporanea. Sono gli immigrati clandestini, rei di essere poveri e senza documenti, di essere cioè scappati dai loro paesi devastati da guerre, miseria e carestie. Arrivati in Italia, invece di trovare ospitalità o solidarietà, trovano solo ricatti, sbarre, filo spinato.
Uno dei maggiori gestori di CPT in Italia è la Croce Rossa Italiana (a Roma, Torino, Milano, Ragusa, Foggia). Il suo compito istituzionale è sempre stato quello di ripulire il sangue versato. I suoi candidi camici umanitari servono a disinfettare la brutale realtà di questi lager.
I metodi di gestione della CRI non sono affatto diversi da quelli impiegati da don Cesare Lodeserto, il tristo prete che amministrava qui a Lecce il Regina Pacis :abusi e soprusi.
La ragione che ha spinto la CRI ad accdettare la gestione di questi moderni lager è molto semplice : far soldi. Evidentemente i finanziamenti stanziati dallo Stato e dall’Unione Europea non fanno gola soltanto ai prelati di provincia.
E MENTRE LA CROCE ROSSA S’INGRASSA SUI LAGER, CHI HA LOTTATO CON COSTANZA E DETERMINAZIONE PER LA CHIUSURA DEL REGINA PACIS SI TROVA DA UN ANNO AGLI ARRESTI PREVENTIVI.
Da qualche tempo la CRI è al centro di contestazioni, occupazioni di sedi, attacchi di ogni genere.
Queste attenzioni particolari continueranno fino a quando la Croce Rossa resterà complice della gestione dei CPT.
FUOCO AI CPT
NO ALLE ESPULSIONI
LIBERTA’ PER SALVATORE, SAVERIO, CRISTIAN, MARINA, ANNALISA
nemici di ogni lager