Emesse nei confronti di anarco-insurrezionalisti per diversi attentati dinamitardi a tralicci e agenzie di lavoro interinale
ROMA - Sono dieci le persone arrestate, cinque in carcere e altrettante agli arresti domiciliari, per l’inchiesta sulla presunta associazione di anarco-insurrezionalisti condotta dai carabinieri di Firenze e dalla digos del capoluogo toscano e di Pisa, Lucca e Arezzo. Sempre oggi, è stato reso noto che la digos di Roma ha eseguito anche altre tre misure cautelari in carcere, disposte dal gip della capitale, nei confronti di presunti insurrezionalisti dell’area capitolina e bolognese, già residenti in Toscana, accusati di furto aggravato di un’ auto in concorso, per finalità ancora non accertate. Le presunte responsabilità di questi tre arrestati sarebbero emerse dalle indagini coordinate dalla procura distrettuale di Firenze ma gli atti sono stati poi trasmessi alla magistratura di Roma. C’è poi un indagato, originario della provincia di La Spezia e domiciliato a Pisa, sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora.
GLI ATTENTATI - Le indagini, avviate nei primi mesi del 2005, hanno consentito di accertare, fra l’altro, responsabilità degli indagati nell’attentato dinamitardo contro un traliccio della società « Terna », della linea di alta tensione La Spezia - Acciaiolo, nella notte tra il 22 ed il 23 settembre a San Giuliano Terme (PI). L’episodio era stato rivendicato con un volantino, pervenuto presso la redazione di Pisa del quotidiano « La Nazione » in cui si specificava che il traliccio era « stato colpito con due cariche di dinamite ». Il gruppo è ritenuto responsabile anche dell’attentato del 4 agosto 2005, ai danni dell’agenzia di lavoro interinale Adecco di Pisa, in via Roma. Nell’ambito dell’operazione è stato sottoposto a obbligo di dimora un altro militante dell’organizzazione abitante a domiciliato a Pisa ed originario della provincia di La Spezia. Sono state, inoltre, eseguite, in varie città della Toscana, numerose perquisizioni domiciliari.
INDAGINI - Le indagini sulla presunta associazione di anarco-insurrezionalisti si sono sviluppate da una precedente inchiesta sulle Cor, le Cellule di offensiva rivoluzionaria, sigla che ha rivendicato, dall’estate 2003, una serie di azioni incendiarie e atti intimidatori a Pisa e in altre città italiane, per le quali è attualmente in corso il processo a Pisa. Alcune delle persone arrestate sono state indagate per l’inchiesta sulle Cor, nata a Pisa e poi passata per competenza alla procura distrettuale di Firenze - titolare è sempre il pm Angela Pietroiusti - essendo stata contestata l’associazione eversiva.
Corriere.it
L’operazione è scattata nelle prime ore del mattino : la Polizia di Stato di Pisa, in stretta collaborazione con le Questure di Firenze, Lucca ed Arezzo, ha dato esecuzione ad ordinanze di custodia cautelare emesse ieri dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Firenze, su richiesta del P.M. presso la DDA di Firenze, nei confronti di 6 militanti del circolo anarchico "Il Silvestre" di Pisa, ritenuti responsabili di associazione con finalità di terrorismo ed eversione ordine democratico (art. 270 bis C.P.), fabbricazione, detenzione e porto abusivo di cariche di esplosivo ad alto potenziale (art. 1,2, e 4 legge 895/67 ed art. 1 legge 15/80), attentati alla sicurezza degli impianti di pubblica utilità (art. 635 C.P. ed art. 1 legge 15/80), commessi con finalità di terrorismo.
Arrestati anarchici con accusa di terrorismo ed eversione
Pisa, 4 mag. (Adnkronos) - Dieci persone arrestate, di cui cinque finite in carcere e cinque poste agli arresti domiciliari. Questo, finora, il risultato dell’inchiesta sulla presunta associazione anarco-insurrezionalista coordinata dal procuratore capo di Firenze Ubaldo Nannucci e dal sostituto Angela Pietroiusti e condotta dai carabinieri del Ros del capoluogo toscano e dalla Digos di Pisa, Lucca, Firenze e Arezzo.
Tra le persone arrestate dalla Digos e finite in carcere ci sono C. R. e S. G., rispettivamente di 30 e 24 anni, originari di Bergamo e residenti ad Arni, nel comune di Stazzema (Lucca), e B. G., 27 anni, di Carpi (Modena), anche lei domiciliata a Stazzema. I carabinieri del Ros hanno invece arrestato, in esecuzione di misura di custodia cautelare in carcere, i fratelli F. e G. B., di Pisa. Agli arresti domiciliari le loro mogli, E. G. e C. S.
Le altre persone agli arresti domiciliari sono D. C., 21 anni, di Pontedera (Pisa), M. V., 21 anni, di Ribera (Agrigento) e residente a Pontedera, e A. F., 27 anni, di Pisa. C’è poi un indagato, originario della provincia di La Spezia e domiciliato a Pisa, sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora.
Gli arrestati sarebbero gli autori dell’attentato dinamitardo al traliccio 128 della società ’Terna’ commesso nella notte tra il 22 e il 23 settembre scorso a San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, e sono ritenuti responsabili anche dell’attentato compiuto il 4 agosto 2005 ai danni dell’agenzia di lavoro interinale ’Adecco’ in via Roma, sempre a Pisa.
Fermati nelle prime ore di stamattina, sono quindi ritenuti responsabili di associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico, fabbricazione, detenzione e porto abusivo di cariche di esplosivo ad alto potenziale e attentati alla sicurezza degli impianti di pubblica utilità, commessi con finalità di terrorismo. Le ordinanze sono state emesse ieri dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Firenze, su richiesta del pm presso la Dda di Firenze. L’operazione è stata coordinata dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Numerose perquisizioni domiciliari, inoltre, sono state eseguite dalla polizia in varie città della Toscana, sempre nei confronti di soggetti di area anarchica.
L’attentato al traliccio 128 era stato rivendicato con un volantino, redatto con normografo e privo di sigle, pervenuto presso la redazione di Pisa del quotidiano ’La Nazione’. Nel documento, che riportava la data del 22 settembre 2005, si sviluppavano tematiche anarco-ambientaliste e si rivolgevano critiche agli investimenti a favore dell’energia nucleare. Poi si specificava che il traliccio era ’’stato colpito con due cariche di dinamite’’.
E sempre stamattina anche tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di insurrezionalisti dell’area capitolina e bolognese sono state eseguite dalla Digos di Roma, nell’ambito della stessa operazione che ha portato all’arresto dei militanti in Toscana. Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta del sostituto procuratore capitolino Salvatore Vitello.
Si tratta di M. F., 25 anni, romano, S. M. S., 24 anni, residente a Roma, e G. O., 32 anni, bolognese.
I tre sono accusati di furto aggravato di un’autovettura in concorso, per finalità ancora non accertate. Gli inquirenti tuttavia non escludono che il furto possa rientrare nelle azioni riconducibili agli ambienti del radicalismo anarchico, che oggi ha portato appunto alla decina di arresti da parte della Digos della Questura di Pisa.
I carabinieri del Ros, diretti dal generale Giampaolo Ganzer, hanno inoltre eseguito 30 perquisizioni in Toscana, Marche e Puglia in ambienti riconducibili all’anarchia, sempre nell’ambito d’indagini sull’eversione. Le operazioni sono coordinate dalla Procura di Firenze. Secondo quanto apprende l’ADNKRONOS, nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate ingenti quantità di materiale, ora al vaglio degli inquirenti.