7 Giugno 2005
ATTENTATO CONTRO IL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI ORISTANO
La bomba collocata davanti al garage dei magistrati Oristano, 7 giu. (Apcom) - E’ più che mai allarme eversione in Sardegna dove, dopo gli ultimi arresti di anarco-insurrezionalisti, si susseguono gli attentati. Nel cuore della notte, infatti, un ordigno è stato fatto esplodere davanti al palazzo di giustizia di Oristano. La potente deflagrazione, che ha svegliato l’intera città, ha divelto la serranda del garage nel quale vengono custodite le auto dei magistrati e danneggiato una impalcatura che circonda l’edificio. Il gesto, di chiara matrice eversiva, per il momento non è stato rivendicato. Ma gli inquirenti non escludono che possa essere messo in relazione con le telefonate anonime arrivate lo scorso 2 giugno alle redazioni dei quotidiani ’La Nuova Sardegna’ e L’Unione Sarda’. Telefonate nelle quali si diceva che sarebbero stati colpiti "obiettivi pubblici". Per fare il punto sulla situazione questa mattina si riunirà, a Oristano, il comitato per l’ordine e la sicurezza. Due anni fa, nello stesso centro isolano, attentati erano stati compiuti contro l’abitazione del senatore Ignazio Manunza, e contro la residenza del consigliere regionale Mario Diana. Entrambi erano stati rivendicati con un volantino firmato dai Nuclei proletari per il comunismo. Sotto un cavalcavia fu trovato un ordigno preparato con seicento grammi di polvere da sparo e una miccia a lenta combustione proprio mentre Oristano si apprestava ad accogliere il Capo dello Stato, Carlo Azelio Ciampi in visita ufficiale.